Servizio Fotografico di Famiglia su Pellicola a Roma: Ricordi Spontanei e Divertenti
Ero già al caffè a Monti, seduto a un piccolo tavolino all’aperto, guardando la luce del mattino che scivolava sui sampietrini. L’espresso era caldo tra le mani, l’aria profumava d’estate e la mia macchina fotografica a pellicola riposava sul tavolo accanto a me. Poi ho visto Felipe arrivare, sorridente, che mi salutava con quell’energia che ti fa sentire come se lo conoscessi da molto più tempo di qualche messaggio. Mi aveva scritto per prenotare un servizio fotografico di famiglia su pellicola durante il loro viaggio in Italia, e già intuivo che sarebbe stato qualcosa di speciale.

Pochi minuti dopo è arrivata Daniele con il loro figlio, Antonio. Lei era radiosa, rilassata, gentile, con un sorriso naturale. Antonio era curioso fin dal primo momento, pieno di vita, e mi ha subito colpito con una piccola macchina fotografica usa e getta legata al polso. Mi ha fatto sorridere. C’era qualcosa di poetico in quel bambino che esplorava Roma con la sua macchina fotografica, raccontando la città a modo suo. Proprio come stavo facendo io.
Abbiamo passato la mattina passeggiando per Monti e le stradine vicine, lasciando che il servizio fotografico si sviluppasse in modo spontaneo. Come fotografo di famiglia che lavora su pellicola, sono sempre attratto dai momenti non posati, autentici, da quelle piccole situazioni “in mezzo” che raccontano più di tutto il resto. E quella mattina era piena di attimi così. Niente stress, nessun piano rigido. Solo luce, movimento e connessione. Felipe teneva l’atmosfera leggera e giocosa, scherzava con Daniele, prendeva in giro Antonio, facendo ridere tutti. Daniele restava accanto ad Antonio, piena di calma, gioia e tenerezza. Io non dovevo quasi dire nulla: mi davano tutto semplicemente essendo sé stessi.
Antonio era sempre in movimento, correva sicuro davanti a noi. A un certo punto ha imboccato un vicolo di sampietrini incorniciato da una Fiat 500 gialla e due Microlino rossi. Mi sono abbassato, ho messo a fuoco e l’ho catturato a metà corsa. La gioia che emanava, le braccia in movimento, totalmente libero. Quell’immagine è ancora oggi il cuore pulsante di tutta la sessione.
Poi ha alzato la sua piccola macchina fotografica e l’ha puntata dritta verso di me. Il suo sguardo era concentrato e serio, nel modo più bello. Dietro di lui, Felipe e Daniele ridevano, lasciandogli lo spazio per essere curioso ed esplorare. Io l’ho fotografato mentre mi fotografava. Uno di quei momenti semplici e silenziosi che però raccontano tutto.
Vicino a una piccola fontana, Antonio si è sporto per bere dal getto mentre Daniele lo guardava sorridendo. La luce era diventata più morbida, lenta. Ho cambiato rullino e ho scattato in bianco e nero. Quel momento sembrava sospeso, senza tempo.
Abbiamo concluso in una stradina stretta illuminata dalla luce del tardo pomeriggio. Felipe ha sollevato Antonio in aria, facendolo girare piano mentre lui rideva di cuore. Nessuna posa, nessuna indicazione. Ho solo alzato la macchina, sentito l’attimo e scattato.
Alla fine non stavo portando a casa solo un rullino pieno di immagini, ma un ricordo prezioso di tempo trascorso con persone davvero gentili, divertenti e dal cuore grande. Felipe e Daniele sono stati una compagnia splendida, e Antonio, con la sua energia luminosa e la sua piccola macchina fotografica, mi ha ricordato ancora una volta perché amo fare questo lavoro.
Essere un fotografo a pellicola a Roma significa rallentare. Non puoi controllare subito il risultato. Devi fidarti dell’istinto, del tempo e delle persone davanti all’obiettivo. Ed è proprio questo che rende un servizio fotografico di famiglia qualcosa di più di un semplice servizio. Diventa un’esperienza condivisa.
Con questa famiglia non ho avuto alcun dubbio. Ogni scatto è stato un dono.