Un Elopement Romano Pieno di Risate, Gelato e Fascino Turco
Roma sarà anche piena di luce, ma Bensu e Ulaş sono arrivati con un bagliore tutto loro. Due piloti dalla Turchia, abituati a volare in alto in tutti i sensi, hanno scelto la Città Eterna come cornice per il loro intimo elopement, uno dei giorni più significativi della loro vita. Una giornata indimenticabile resa ancora più magica da un servizio fotografico di elopement a Roma, capace di raccontare il loro amore tra i panorami più iconici della città.
È stato Ulaş a contattarmi per primo. Subito caloroso e coinvolgente, il tipo di persona che sa cosa vuole e non ha paura di dirlo. Bensu, originaria di Smirne (città famosa per la grazia e la bellezza delle sue donne), era la sua metà perfetta. Solare, curiosa, riflessiva, parlava con passione di storia, arte e letteratura. Una donna di gusto, senza dubbio.

La loro giornata è iniziata con una cerimonia civile intima presso l’Ambasciata Turca a Roma, tra sorrisi e lokum sotto il sole romano. Da lì siamo usciti per un elopement urbano tra le strade della città eterna — macchina fotografica alla mano, amore nell’aria.
Prima tappa: il Colosseo. Simbolo di storia e grandezza, proprio come l’amore che portavano con sé. I turisti si fermavano, facevano i complimenti, e la sposa non smetteva di sorridere. L’atmosfera era quella di una festa spontanea, una celebrazione improvvisata come solo Roma sa regalare.
Dopo qualche risata e ritratti improvvisati per strada, siamo arrivati a Monti per una sosta gelato — perché in Italia, amore e gelato sono imprescindibili. Anche se, tra noi, sospetto che la pausa non fosse solo per il gelato: Bensu cominciava ad avere fame… e forse un pizzico di nervosismo. Il momento perfetto per addolcire la giornata.
Una serata di risate e libertà: Con l’arrivo della sera, è svanito ogni residuo di formalità. È uscito lo speaker dell’iPhone, si è acceso il flash, e la notte si è riempita di balli improvvisati, passanti incuriositi e una valanga di risate. La loro energia era contagiosa. La città non si è limitata a osservare: ha risposto.
Questo non era solo un servizio fotografico. Era movimento, libertà, il desiderio di vivere le cose a modo loro. Bensu e Ulaş sono stati facilissimi da fotografare perché erano semplicemente presenti: a loro agio nella propria pelle, felici della reciproca compagnia, completamente naturali davanti all’obiettivo.
Abbiamo concluso la serata a cena, e — come promesso al mio coach — ho scelto proteine e carboidrati (niente gelato questa volta, purtroppo). Ma se il piatto è stato disciplinato, la giornata è stata tutt’altro che ordinaria: spontanea, vibrante, piena di vita.